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Secondo meeting di primavera

agriturismo

I Campanacciani nelle lettere
Faenza, 25 maggio 2019
Agriturismo Campanacci, ore 10,15 - 17,00

Questa seconda edizione degli incontri primaverili è dedicata agli scrittori Campanacciani. Il meeting, moderato da Pier Roberto Dal Monte, si aprirà con il saluto del Presidente Sante Tura e con il ricordo che Ilaria Campanacci Magnani farà del fratello Mario quale scrittore, proprio nella ricorrenza del ventesimo anno dalla sua scomparsa. Parleranno della loro vocazione e leggeranno brani delle proprie opere Andrea Buscaroli, Bruno Cola, Pier Paolo Dal Monte, Francesco Pasi, Carlo Staffa e Giovanni Danieli nella prima sessione.
Nel pomeriggio il ricordo di Rino Pignatari appena scomparso e successivamente gli interventi di Gabriele Bronzetti, Carlo Staffa per Edoardo Spada, Ilaria Campanacci Magnani, Enrico Fiore. Concluderà Pier Roberto Dal Monte.

La partecipazione al meeting è riservata ai Campanacciani e alle loro Famiglie. I posti sono limitati per cui si raccomanda di effettuare tempestivamente la prenotazione presso la Segreteria all’indirizzo medicinaecultura@icampanacciani.it 

Riportiamo il programma della manifestazione

2° Meeting di Primavera
I Campanacciani nelle Lettere

Agriturismo Campanacci, Faenza , via Roncona 5

25  maggio 2019 – ore 10,15 – 17.00

Introduzione del Presidente Sante Tura

Mario Campanacci scrittore, Ilaria Campanacci Magnani

Kebira e ritorno, Andrea Buscaroli

La Clinica chirurgica bolognese, Bruno Cola

La bicicletta, un amore non tradibile, Pier  Roberto Dal Monte

Suoni di Romagna, Francesco Pasi

Gavino,

Ricordo di Edoardo, Carlo Staffa

Nel ricordo di Rino, Annalisa Pignatari Ronchi, Maria Luisa Ricci Bitti, Vittorio Argnani  

Una rivista per l’Associazione, Claudio Borghi

Sintesi breve, Gabriele Bronzetti

Matematiche e Poetesse nella Bologna del ‘700, Ilaria Campanacci Magnani  con la voce di Enrico Fiore

Dal Giornale di Clinica medica a icampanacciani.it, Giovanni Danieli

Conclusioni, Pier Roberto Dal Monte

Nell’intervallo, Pranzo sociale sotto la regia di Giuliana Campanacci Goidanich

Del perché di una riunione letterario-conviviale
Per mantenere viva la tradizione degli incontri conviviali dei Campanacciani, il Consiglio Direttivo dell’Associazione, forte del successo dell’anno passato, ha deciso di ripetere la riunione di Scuola in quel di Faenza presso l’Agriturismo della famiglia Campanacci-Goidanich, riunione che anche questa volta non sarà solo conviviale, ma dedicata anche alle arti ed in particolare alla letteratura ampiamente intesa, con tutte le sue Categorie o se volete “specializzazioni”.

E’ noto quanto i medici amino le lettere poiché la vita e la professione li portano a conoscere l’essenza delle persone, li portano ad entrare nella loro storia o storie non solo riguardo alla malattia, ma spesso anche alla loro vita privata ed alla loro vita sociale, li trascinano “a sentire con triste meraviglia/come è tutta la vita ed il suo travaglio” (Eugenio Montale, Ossi di seppia, Meriggiare pallido e assorto).

Di questa posizione in fondo privilegiata da cui nascono stupori, simpatie, fastidi e riflessioni su questi spezzoni della commedia umana o dell’animo umano, abbiamo sentore quando parliamo del nostro fardello professionale con i colleghi ed i laici. Poiché nel contempo ci creiamo o ci siamo creati una nostra visione del mondo - e non solo nell’ambito fattuale, ma anche sociale - che nessuno può conoscere sino in fondo, e quasi dalla nascita alla morte, come invece accade nella professione medica.

Numerosi sono infatti gli scrittori, dai più noti ai meno noti a quelli invisibili ma pregni di profonda cultura sui fatti della vita vissuta come è quella dei medici.

Vedi: https://en.wikipedia.org/wiki/Physician_writer


Allora facendo alcune di queste considerazioni ci siamo chiesti se accanto ai pittori, che abbiamo apprezzato nell’ultimo incontro, non vi fosse anche uno spazio per chi di Noi ha messo sulla carta le sue riflessioni sulla propria vita ed in particolare su quella professionale, ma anche sulla vita degli altri in un coacervo di sensazioni e di interpretazioni che ne fanno un unicum e che, seppure frutto delle proprie riflessioni anche intime, potevano per un breve momento essere rese note ad altri Colleghi ed Amici per allietarne lo spirito ed in genere sorriderne, anche se talvolta amaramente. E dimostrare che non si è solo medici professionalmente impegnati.

Se a qualcuno poi ”punge vaghezza” può iniziare da oggi e inviare nei tempi giusti.

Pier Roberto Dal Monte
Coordinatore del meeting

 

La sede del meeting, l'Agriturismo Campanacci, merita una descrizione.

agr

Nel cuore della Romagna, sulle colline intorno a Faenza, sorge l’azienda agricola Campanacci, di proprietà di Marco Campanacci figlio di Mario, e di Gabriele Matteuzzi, su un’estensione di 76 ettari di cui 36 coltivati a vigneto, il resto ad uliveti, alberi da frutto, ortaggi, cereali.

La posizione offre una vista panoramica che spazia dalla campagna romagnola alle città di Forlì e Faenza, fino al mare. Ma al di là di queste bellezze e grandiosità esterne, l’interno della costruzione, un cascinale appena ristrutturato, lascia stupiti ed ammirati. Lungi infatti dall’avere le caratteristiche di un ristorante, l’aspetto delle stanze evoca in chi entra l’atmosfera di una casa vissuta, e non solo vissuta ma amata.

Gli arredi delle sale a piano terra sono in parte mobili di famiglia, molti antichi e di pregio, provenienti da abitazioni di Giuliana. Le tappezzerie, i tendaggi, i tappeti, i soprammobili, le vetrine contenenti una collezione di vecchie zuppierine in porcellana, i tovagliati, i piatti, le posate, i dipinti tra cui uno splendido grande paesaggio forse di scuola francese che nobilita ancor più una delle stanze, tutto parla di storia familiare, tutto è espressione di buon gusto e di cultura, nulla è improvvisato o banale.

Impressione rafforzata anche dai cibi, di alta qualità ma di sapore casalingo, nati nella tradizione romagnola. Un luogo di delizie, dunque, per chi si voglia fermare a pranzo o a cena. A questo, si aggiunge la possibilità di pernottare in una delle sette camere che la struttura mette a disposizione, arredate in stile rustico e con mobili antichi, tutte dotate di servizi privati, aria condizionata, TV e collegamento wifi gratuito. (MM)