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Scheda 4° - Il cardiopalmo

Sintomi e segni di allarme, identificazione e valutazione
Giuseppe Realdi

Dal greco cardia: cuore, ma anche parte intima profonda del torace, parte alta dello stomaco; e palmos: agitazione, movimento, palpitazione, vibrazione. Sintomo o disturbo soggettivo  percepito come sgradevole, fastidioso, del battito cardiaco, in sede retrosternale, di solito accelerato o irregolare, talora con succedersi di colpi, fluttuanti, di va e viene, talora con senso di oppressione al torace, irradiato al collo; si associa a malessere, talora a dolore retrosternale o a lieve mancanza di respiro

CAUSE PIU’ FREQUENTI DI CARDIOPALMO A RISCHIO DI MORTE

E’ uno dei sintomi più frequenti per il MMG o di pronto soccorso. E’ da riferire  in genere a cause benigne; talvolta è manifestazione di aritmia a rischio di morte. Cause maggiormente a rischio:

  1. Aritmie cardiache da anomalie del sistema di conduzione, sia di nuova insorgenza, sia come modifica della frequenza di una precedente aritmia stabile (es. FA). Cause: sindrome del QT lungo, sindrome di WPW, blocco AV completo, o idiopatiche. Possono essere tachiaritmie, bradiaritmie o battiti ectopici
  2. Aritmie cardiache da alterazioni strutturali del cuore: cardiomiopatia primitiva o secondaria, infarto miocardico
  3. Aritmie da cause metaboliche o endocrine: ipoglicemia, tireotossicosi, feocromocitoma
  4. Aritmie associate a comorbilità: forme gravi di ipossia, BPCO, OSAS (apnee ostruttive notturne), embolia polmonare

ALTRE CAUSE DI CARDIOPALMO NON A RISCHIO IMMEDIATO:

  1. Cause cardiache: FA parossistica o intermittente, prolasso della valvola mitrale, malfunzionamento del pacemaker, mixoma atriale; shunt intracardiaco
  2. Alta portata cardiaca: gravidanza, anemia, fistola artero-venosa congenita o acquisita, cirrosi epatica, malattie mieloproliferative, sepsi, ipertiroidismo, acromegalia
  3. Abuso di sostanze: cocaina, caffeina, alcol, amfetamine, nicotina
  4. Farmaci: simpaticomimetici, vasodilatatori, anticolinergici, sospensione di beta bloccanti
  5. Malattie psichiatriche: ansia generalizzata, attacchi di panico, disturbi da somatizzazione
  6. Eccesso di catecolamine (fattori precipitanti): stress emotivo, esercizio fisico, febbre 

INTERVENTI INIZIALI

  1. Malato con cardiopalmo in atto: valutare funzioni vitali, stabilità emodinamica; polso  radiale o alla carotide; PA, saturazione  O2. Eseguire ECG possibilmente a 12 derivazioni. Esame fisico focalizzato all’apparato cardiovascolare. Se aritmia confermata all’ECG, e paziente emodinamicamente stabile, valutare e trattare adeguatamente  l’aritmia. Se aritmia assente all’ECG, visitare e ascoltare il cuore per vari minuti, per possibili battiti o complessi atriali o ventricolari prematuri, confermati dal paziente come occasionali salti di un battito, seguiti da una pausa, presenti a riposo, eventualmente che si risolvono con l’esercizio fisico. Valutare eventuali altre anomalie dell’ECG e le caratteristiche cliniche delle palpitazioni, la coesistenza di altre malattie ed eventuali fattori scatenanti. Medesima procedura anche con ECG ed esame fisico, normali e negativi. 
  2. Anamnesi nei pazienti asintomatici, ECG negativi: caratteristiche del cardiopalmo: età e modalità di insorgenza, durata e regolarità della frequenza cardiaca e del ritmo, sintomi  soggettivi percepiti, associazione di presincope o sincope, effetto di cambio di posizione del corpo, associazione con esercizio fisico o stress emotivi, modalità di terminazione della palpitazione; eventuale conferma con autopalpazione del polso arterioso o da parte di familiari; anamnesi personale, abitudini di vita, alimentazione, fumo, alcol, caffè, attività fisica, attività lavorativa; russamento notturno; malattie pregresse, soprattutto endocrine e metaboliche; uso di farmaci, saltuario o continuativo; anamnesi familiare per malattie cardiovascolari, malattie metaboliche, morti cardiache improvvise
  3. Esame fisico: misura della temperatura, PA, polso arterioso, saturazione O2, atti respiratori; esame della faccia e collo (tiroide, giugulari); esame torace e polmoni; esame cardiovascolare con attenzione ai toni cardiaci normali o aggiunti, soffi, sfregamenti (esame fatto riposo e dopo breve, ma svelta camminata); esame addome per organi ipocondriaci, peristalsi e masse abnormi; esame arti inferiori per polsi arteriosi, stasi venosa, edemi declivi; esame neurologico essenziale
  4. Indagini diagnostiche: ECG immediato; richiesta esami ematochimici di base, compresa funzione tiroidea, renale, epatica, metabolica, elettroliti. Ulteriori accertamenti in rapporto al riscontro di anomalie all’anamnesi o all’esame fisico: ecocardiogramma, monitoraggio ambulatoriale del ritmo cardiaco; consulenza cardiologica nei casi complessi

APPROCCIO TERAPEUTICO                                                          
Dipende dalla causa identificata o sospetta. Ogni documentata aritmia va subito trattata adeguatamente. Consulenza cardiologica se patologie aritmiche complesse o strutturali miocardiche. Non sottovalutare le palpitazioni considerate benigne, ma sollecitare controlli nel tempo se si ripetono

ABBREVIAZIONI
MMG 
medico di medicina generale; WPW Wolff Parkinson White; FA fibrillazione atriale; BPCO: broncopneumopatia cronica ostruttiva; OSAS obstructive sleep apnea syndrome