Il Professor Michele Baccarani è ricordato come grande Ricercatore nel campo ematologico e grandissimo Medico. Sicuramente, insieme al Professor Tura, Egli è stato il maestro di tutti noi a Bologna, Trieste e Udine. Fatti arcinoti e che tutti menzionano. Nell’estensione di questo necrologio io voglio invece ricordare un inedito di Michele e una sua dote molto rara nel mondo accademico: la generosità e l’altruismo nei confronti dei suoi allievi e collaboratori. A questo proposito, ricordo un aneddoto degli inizi dell’Ematologia Bolognese, quando il nucleo fondatore era costituito da 4 soggetti: Sante Tura, Michele Baccarani, Francesco Lauria e il sottoscritto. Oggi solo Lauria, oltre a me, può confermare: nel marzo del 1972, la Direzione Generale del Policlinico Sant’Orsola istituiva il Servizio Ospedaliero di Ematologia con un primario (Sante Tura), un aiuto (Michele Baccarani, già assistente universitario volontario) e un assistente (Francesco Lauria o Paolo Ricci? Che erano medici frequentatori della Patologia Medica, con anzianità e titoli identici). Oltre alla difficoltà di scelta, con uno di noi due penalizzato, si creava un problema organizzativo con danneggiamento della branca ematologica che afferiva all’escluso. Michele non ci pensò due volte e propose, senza che nessuno glielo chiedesse, che il servizio venisse costituito da un primario e tre assistenti. In altre parole, rinunciava ad essere l’aiuto favorendo l’ingresso sia mio che di Lauria. La proposta fu accolta e Michele dimostrò non solo il senso dell’amicizia, ma soprattutto quanto anteponesse alla sua carriera e ai vantaggi economici la realizzazione di un’Ematologia efficiente. Grazie Michele!
Paolo Ricci