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Ricordo di Giuseppe Gunella

ggIl giorno 13 Agosto 2020 il Prof. Giuseppe Gunella ci ha lasciato.
Ci ha lasciato un Medico, un Medico dotato di un’ intelligenza superiore che ne ha fatto un Uomo di Scienza apprezzato in  Italia ed all’Estero.
Era di vasta cultura, di cui non abitualmente faceva sfoggio, con una capacità di intuizioni scientifiche assolutamente originali che riuscì a tradurre in realizzazioni tecniche e strumentali in grado di mutare radicalmente, per almeno trent’anni, la gestione dell’insufficienza respiratoria.
Era Persona caratterizzata da forte determinazione e riservatezza e dotato di una carica umana esibita con discrezione.  Ma si trasformava e si entusiasmava se si parlava di auto, di caccia, di fucili e di trofei, non lo si teneva più! 

Era nato a Sondrio nel 1928 e La Sua Carriera iniziò nell’Università di Parma, lì si laureò con 110 e lode e dignità di stampa e divenne Assistente universitario, poi si trasferì a Bologna , seguendo il Prof. Domenico Campanacci nell’Istituto di Patologia Speciale  Medica, fino a diventarne Aiuto Universitario di ruolo. Professore Ordinario  di Fisiopatologia Respiratoria dell’Università di Bologna  e Direttore della Scuola di Specializzazione in Tisiologia e Malattie dell’Apparato Respiratorio dal 1984 al 2000.
Fondò nell’Ospedale S. Orsola Il Servizio di Fisiopatologia Respiratoria e Terapia Medica dell’Insufficienza Respiratoria, nato nel 1969 dal Centro di Pneumologia della Patologia Medica.
Il Servizio divenne rapidamente il Polo di riferimento nazionale per la diagnosi ed il trattamento della insufficienza respiratoria dei broncopneumopatici cronici e per parecchi anni moltissimi Pneumologi vennero ad apprendervi le basi gestionali che venivano da noi adottate.
Ne divenne Primario ed infine Direttore Universitario fino all’Anno 2000.

A lui si deve, forte degli Studi fatti in Francia ed in Svizzera, il radicale passaggio dalla vetusta Tisiologia alla moderna Pneumologia, basata sulla conoscenza della Fisiopatologia Respiratoria e ciò provocò, di fatto, un terremoto a livello nazionale.
Si passò infatti da un’impostazione basata sull’ossigenoterapia,  sugli analettici respiratori , sui salassi e poco altro,  abitualmente deludente, ad un trattamento, di gran lunga più efficace in termini di sopravvivenza,  grazie all’impiego dei ventilatori meccanici.
Venne utilizzato, in primis, il Polmone d’acciaio,  riproposto con modelli da lui personalmente ideati e molto performanti, affiancato a terapie modulate sul paziente, basate sulle conoscenze fisiopatologiche delle broncopneumopatie.
Visti gli ottimi risultati ottenuti, molti Ospedali  italiani attivarono Reparti analoghi al nostro. 
Ed infine voglio rivolgermi a tutti gli Pneumologi.

Ricordate sempre con rispetto e gratitudine il Professor Giuseppe Gunella, il nostro Maestro che ci ha da poco lasciato,  perché è Lui che  ha aperto la strada, e che strada, per la Moderna Pneumologia ed è Lui che,  primo in Italia,  ha insegnato quale sia la  corretta gestione dell’insufficienza respiratoria. Alcuni non lo sanno, altri l’hanno dimenticato, per cui, insieme ai Suoi Allievi, ringraziamolo ancora.

Alberto Cavalli

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