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Mario Campanacci 1 - Lo Scienziato (II parte)

Laura Campanacci

Dalla Mostra Mario Campanacci (inaugurata l’11 maggio 2019 in occasione del Memorial Mario Campanacci, evento organizzato in occasione dei 20 anni dalla sua scomparsa). Alcune fotografie ma soprattutto testi che scrisse per cercare di far capire quanto stesse cambiando la professione di medico e di ricercatore, in particolare l’Ortopedia. Continuo pertanto con la “sessione scientifica”, presentando un estratto da "Le tappe scientifiche-tecnologiche dell'ortopedia e traumatologia".

Lo strumentario chirurgico, rudimentale e artigianale all’inizio del secolo, diviene sempre più sofisticato e perfetto. La prima sega elettrica rotante (strumento la cui pericolosità non può essere apprezzata se non da chi, come me, ha dovuto usarlo) venne introdotta da Ablee nel 1911. Oggi possediamo trapani, frese e seghe oscillanti e velocità variabili e atti, senza rischio, ai più fini lavori. (….) Lungo questo fiume del progetto scientifico e tecnologico, i chirurghi ortopedici hanno guidato la loro barchetta, progredendo nella diagnosi e nella terapia. I progressi dipendevano dal punto della corrente in cui erano giunti a navigare, dalla preparazione, inventiva e coraggio del nocchiero, e anche dalla fortuna.

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Fotografia di Mario Campanacci con i colleghi prof. Pier Giorgio Marchetti, Prof. Armando Giunti, Dr. Giorgio Fontanesi, il gruppo di Specializzati in Ortopedia e Traumatologia (Classe 1995) ed altri colleghi dello IOR. In ultima fila si riconosce il prof. Mario Mercuri, suo futuro successore quale Direttore del Reparto di Ortopedia Oncologica (purtroppo anch’egli prematuramente scomparso nel 2011)
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