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La scoperta della percussione. Leopold Auenbrugger

Un medico, un librettista ed un musicista “percussionista”
Pier Roberto Dal Monte

dlmonte

 

………il rencontra un tonneau. Il frappa dessus : le tonneau était vide. Il passa à un autre, il était vide encore; mais le troisième sur lequel il répéta l’expérience rendit un son si mat qu’il n’y avait point à s’y tromper. Grimaud reconnut qu’il était plein..  A.Dumas.Vingt ans après. Cap.LXXV Le vin de Porto. *

Thorax sani hominis sonat, si percutitur.  L. Auenbrugger

 

aL’unico quadro al mondo di "Leopold Auenbrugger con la moglie Marianne", opera di ignoto pittore austriaco della seconda metà del XVIII secolo fa parte della Donazione Putti ed è esposto in una delle sale della all'interno dell'Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna. "Su questo quadro vi è una singolare storia: il Professor Vittorio Putti Famoso ortopedico Bolognese e grande collezionista di storici reperti medici acquistò tale quadro da una lontanissima nipote dell’Auenbrugger e lo comunicò in una articolo (vedi Putti: V.The portrait of Leopold Auenbrugger, «Bull. of the History of Medicine», vol. VIII, n. 3, March 1940.)  e lo donò infine con tutta la sua collezione all’Istituto Rizzoli che, sulla base di tale donazione e con altre  raccolte  accumulate negli anni ha creato un importante museo Medico. Il quadro è pertanto  tuttora visibile a Bologna nel Museo stesso.  

Molti di noi, Allievi del Professor Campanacci,  ricordano che, durante la visita al letto di un paziente, ci rimarcava quanto importante fosse la percussione manuale nella semeiotica del torace e del cuore ed in fondo anche per l’addome, per la diversa qualità del suono che esso assume a seconda della presenza dell’aria o meno con la quale si delimitano topograficamente ora il torace, ora il cuore ed infine l’addome sia normalmente sia in corso di molte loro variabili patologie. Gli allievi ricordano anche che, rilevati i suoni evocati  dall’indice destro battente  flesso sulle  sue ben tornite, distese e bianche dita della mano di sin sul torace, che faceva da plessimetro, ci mostrava nel contempo che, staccando il dito percosso questo non dava suono, un suono neutro non facendo risuonare quell’organo sonoro che è il torace. A ciò spesso aggiungeva,   in particolare quando si trovava in una zona senz’aria, come  il suono grave che si stava avvertendo fosse tanquam percussio femoris, vale a dire come il percuotere sulla coscia semipiegata e con questo l’utile confronto risvegliava  alla mente antiche, rivoluzionarie e progressive conquiste mediche e per i più avvertiti ricordava chi era l’inventore della metodica percussiva, quale è stato il poco conosciuto o decantato  Dottor Leopold Auenbrugger ed il  suo mentore il Dottor Jean-Nicolas Corvisart, Primo Medico di Napoleone, Dottori  in realtà non molto antichi risalendo la scoperta a solo circa 300 anni fa.

Un medico Viennnese che scrisse nel 1761 nel suo libro Inventum Primum, nel Capitolo Observatio. III quello che il Maestro ci ricordava:

Si percussus thorax in loco alias sonoro, sono suo naturali penitus destitutus fuerit, id est, carnis percussae sonum ediderit , morbus in illa plaga, quae sic resonuerit latebit. SCHOLIUM (Commento). Qui manu proprium pectus , est postea femur suum percullerit, habebit ex sonituum differentia requisitam ideam , ad intelligendam praedictionem, quae proposita est. 

Leopold Auenbrugger era nato a  Granz in Austria nel 1722 ed era figlio di un locandiere benestante, proprietario della locanda all'insegna “Zu den drei Mohren" ,tuttora, sotto il nome s’Auenbrugger, esistente in città,  il quale,  aiutando nell’infanzia il  suo padre in cucina e in cantina, notava che  aveva un antico metodo molto pratico per  valutare il livello del vino nelle sue botti: egli  percoteva   le doghe della botte con il medio  flesso della mano di destra ,  percependo  anche le più sottili differenze di tonalità prodotte: sapendo ovviamente, che nelle parti corrispondenti all’area interna della botte in cui era presente vino la percussione dava una risonanza più “grave” che in quelle vuote, così intuendo che la nota sarebbe stata  musicale e bassa sino al  livello del vino, mentre sopra  la linea della nota piatta e di tono alto vi era il vuoto .Avendo un buon orecchio musicale e avendo  anche preso  sin da piccolo lezioni di musica divenendo in seguito anche un buon violista e musicologo,  l’Auenbrugger fece dell’esperienza paterna tesoro quando avvicinandosi all'età adulta, studiò Medicina laureandosi presso la Scuola di Medicina di Vienna. Era uno studioso ma non brillante e da laureato divenne Medico presso l’Ospedale Militare Spagnolo di Vienna. Durante la sua attività al letto del malato vedendo che la percussione non era particolarmente valutata come metodica semeiologica (il torace non era pressochè percosso seguendo ancora quello che era il metodo soccussivo Ippocratico) ebbe un'idea brillante e pratica nell’affermare che  "Il petto di una persona sana, quando viene colpito, emette un suono." …Come le botti. In un secondo momento, la sua formazione musicale gli suggerì il concetto  più preciso che il petto può paragonarsi ad  un tamburo, che contiene i polmoni pieni d'aria. Più aria è presente, più bassa è la nota. La presenza di un fluido nel petto sposta l'aria, quindi la nota musicale che si evocava doveva essere di  tonalità più alta e piatta invece che risonante. Per confermare  la sua intuizione inizia a esaminare i pazienti in ospedale e con i suoi  colpi digitali sul torace faceva emergere appunto suoni come "il suono di un tamburo ricoperto da uno spesso panno di lana", l’attuale tamburo ‘muto’.; un suono "carnoso" sul cuore senz'aria; un suono "sonoro" ed altri. Quell'idea la sviluppò non solo al letto del paziente e ma la volle verificare durante la dissezione di cadaveri cercando  la corrispondenza  tra la percussione ed il riscontro postmortem sotto la guida del suo venerato Professore, il Barone von Swieten, che lo stimolò ad eseguire le autopsie per la  verifica e confronto delle  strutture e fenomeni patologici esistenti effettivamente sotto la parte percossa, riempiendo talvolta la cavità toracica di acqua a confronto. 

Pubblicò la sua scoperta nel 1761  a sue spese nel  libro sulle percussioni:             
INVENTUM NOVUMEX PERCUSSIONE THORACIS HUMANI, UT SIGNO ABSTRUSOS INTERNI PECTORIS MORBOS DETEGENDI. JOSEPH LEOPOLD MEDICINAE DOCTORIS. IN CAESAREO REGIO NOSOCOMIO NATIONUM HISPANICO MEDICI ORDINARII. Pag. 57. VIDOBONE MDCCLXI. 

Nel quale oltre che dettagliatamente la metodica riporta in vari capitoli i vari quadri patologici noti sino allora, che non erano sufficientemente diagnosticati nel vivente senza la percussione. 

yNello stesso anno si dimise dall’Ospedale Militare Spagnolo dove  rimase per dieci anni e dove negli  ultimi sette anni si dedicò allo studio delle  percussioni sul corpo umano, suscitando l ’ incomprensione dei Colleghi  che non apprezzavano l’insistenza della sua nuova tecnica,  dedicandosi infine alla attività  privata e alla musica.

"Nel rendere pubbliche le mie scoperte riguardo alla materia" - scrive nella prefazione del libro  - "sono state innazitutto  mosso né da una voglia di scrivere né da una predilezione per la speculazione, ma dal desiderio di sottoporre ai miei colleghi i frutti di sette anni di osservazione e riflessione. Nel fare ciò non sono stato così inconsapevole dei pericoli che dovevo incontrare, poiché lo è sempre stato il destino di coloro che hanno illustrato o migliorato le Arti e le Scienze con le loro scoperte quello di essere oggetto  di invidia, odio, malizia, detrazioni e calunnia ". 

Sebbene fosse a Vienna un professionista molto  popolare e stimato, e  non solo come medico, dalla Corte e dall’ Imperatrice Maria Teresa, la sua  invenzione è rimasta inosservata a quei grandi medici e professori, che aveva frequentato e  vivevano nella Città Sede dell’Impero Ausburgico,  eccetto che per un interesse temporaneo sul libricino anche da  parte del maggior clinico viennese lo Stoll,, che con altri riteneva peraltro la scoperta  "degna di grande attenzione".

 Il metodo anche in Francia trovò un certo interesse alla scuola  di Montpelier nel 1770 ove era semplicemente considerato come "un moyen de plus qu'on peut employer  sans risque" dove  peraltro non è stato  mai provato e fu  confuso con una variante della succussione  ippocratica da cui, è completamente diverso. Da quel momento le percussioni sembrano essere state completamente ignorate fino a quando Corvisart lo trovò menzionato negli Aforismi di Stoll ed essendone favorevolmente convinto  tradusse in francese e pubblico “ Le novelle methode de percussion…” che lo tradusse con alcune aggiunte nel 1808. Infine diffuse  il metodo sostenendo  il ruolo che una tale  tecnica davvero preziosa nella semeiotica del torace e cuore avrebbe dovuto avere.. A lui si deve il ‘tanquam…’ come è stato riportato negli  ‘ Aforismi cardiologici di Corvisart’: 

Percussion 11. Quand on percute la poitrine, on reconnaît qu'elle résonne bien, à un son net et un peu grave. Si au contraire le son est mat et tanquam percussio femoris, et qu'il n'y ait ni infiltration des téguments ni surabondance de graisse, on peut être certain que la poitrine n'est pas libre. Les circonstances particulières indiquent l'espèce de lésion…..

Anche J.Skoda fece una favorevole descrizione del metodo scrivendo  nel suo libro (vedi nota ***). Cap.I.Auenbrugger mostrò l’utilità della percussione nella diagnostica delle  malattie toraciche…

Auenbruggen scrisse anche altri lavori soprattutto su problemi neuropsichiatrici in relazione al suicidio e la mania  ma parve dimenticare la gloria raggiunta con il suo metodo, dedicandosi in maniera non banale anche alla musica, essendo in amichevole contatto sia con Haydn che Mozart seguendo le figlie, di cui una in particolare divenne anche grande pianista per cui Haydn dedico 6 delle sue prime sonate per piano, . A Vienna venne anche in contatto con Salieri di cui scrisse la sua prima opera in tedesco e il primo Lustspiel (l’Opera buffa all’ italiana) musicale della nazione il Rauchfangkehre o Spazzacamino.**.

En passant: Auenbrugger è padre anche di un segno clinico il rigonfiamento della regione epigastrica in corso di versamento pericardico

Così da una prassi vinicola usata sin dall’antichità o meglio sin da quando sono state inventate le botti, è nata una grande manovra semeiologica, anche se oggi, più che dissueta, sta per essere superata (ahi noi vecchi semeiologi) dalle varie tecniche strumentali con cui si studia il torace ed il suo contenuto, ma non è da considerarsi un sic transit poiché un qualche spunto ed utile orientamento  lo darà sempre anche nella nostra evoluta medicina moderna e pertanto (v’è da dirlo?) si continui ad  imparare ed ad usare e nella quotidiana prassi  clinica. 

*”…….incontrato un barile bussò: il barile era vuoto. Passò a un altro, era ancora vuoto; ma il terzo, sul quale ripeté l'esperimento, emise un suono così  sordo che non c'era da sbagliarsi.Grimaud riconobbe che era pieno.”

** Auenbrugger Musicologo: Haydn pubblicò una serie di sei sonate Hob. XVI:35–39 e 20 per pianoforte, dedicate alle sorelle Caterina e Marianna Auenbrugger, figlie di Leopold von Auenbrugger e interpreti di talento. Scrivendo a sua moglie da Vienna nell'agosto 1773, Leopold Mozart aveva sottolineato l'abilità delle due ragazze, che entrambe suonavano molto bene ed erano molto preparate. Tuttavia W.A. Mozart, da poco stabilito a Vienna, nel 1781 quando il loro padre fornì a Salieri il libretto, Der Rauchfangkehrer e lo lesse, chiamò, in una lettera al padre, il Dottor Auenbrugger come il dottor Auenszucker (-zuccheroso)

Note Bibliografiche: 

  1. CORVISART J.N. - Nouvelle méthode pour reconnaître les maladies internes de la poitrine par la percussion de cette cavité par Auenbrugger, ouvrage traduit en latin et commenté par J.N Corvisart, Imprimerie Migneret, Paris 1808
  2. CORVISART J.N. - Essai sur les maladies et les lésions organiques du cœur et des gros vaisseaux, extrait des leçons cliniques, Imprimerie Migneret, Paris, 1806.
  3. Doctors: The Biography of Medicine. Sherwin B. Nuland,  Doctors in  The Biography of Medicine V I N T A G E Division o f Random House, Inc. New York 1990
  4. Aphorismes de médecine clinique / par le baron Corvisart Jean-Nicolas (1755-1821); recueillis par F.-V. Mérat, de R.J.Laenec. Publiés par le docteur Paul Busquet,... . Auteur du textehttps://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k65453233/f48.item.texteImage

  1. Luciano Sterpellone Auenbrugger, un medico che percuoteva le botti  Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri Numero 5/2007.
  2. PETER PESIC: Music, Mechanism, and the “Sonic Turn” in Physical Diagnosis Journal of the History of Medicine and Allied Sciences doi: 10.1093/jhmas/jrv03.
  3. Borghi Luca: Tapping On The Chest Of History. Lost And Found Memories of Leopold Auenbrugger, Inventor of Percussion, In Austria And Beyond. Review article. Acta Med Hist Adriat 2018; 16(1);127-144.
  4. AMERICAN HEART ASSOCIATION  Circulation. JULY VOL. XXIV 1961.Editorial. Leopold Auenbrugger. His "Inventum Novum"-1761. IN 1761, exactly 200 years ago.
  5. S. LYLE CUMMINS, C.B., C.M.G. Proceedings of the Royal Society of Medicine Vol. XXXVIII page 13 409 Section of the History of Medicine [February 7, 1945] Auenbrugger and Laennec: The Discoverers of Percussion and Auscultation .
  6. M.A ZDENK FWFAR, M.D., AND LUDMILA HLAVAKOVA,. JOSEPH SKODA. Profiles in Cardiology. Clin. Cardiol. 20, 740-741 (1997).
  7. Skoda J. Abhandlung uber Perkussion und auskultation, p. 1-27 1. Vienna: J.G.Ritter von Mosle Witwe & Braumuller. 1839
  8. James Franklin Chicago, Illinois, United States. From woodpeckers to Auenbrugger - Hektoen International (hekint.org) . Il medico giornalista J.Franklin ha messo in evidenza come anche il picchio cerca  con la percussione  del suo becco le tane dei vermi degli alberi secchi e cavità  coperte  che, a seconda del suono, valuta se son il piene o vuote per nutrirsi e fare il proprio nido (dimostrando che nulla si inventa in natura)