Claudio Borghi
Verso la fine degli anni Quaranta, inaugurando il corso di lezioni di Patologia medica di cui all’epoca il Professore era titolare nell’Università di Parma, il Maestro si rivolse ai suoi Studenti con questa indimenticabile frase.
Ora voi, amici studenti, non potrete mai essere dei medici se non superate la paura inoculata in noi dalla recente guerra. Noi dobbiamo guardare innanzi ed in alto, lasciando che il nostro lavoro sia illuminato dalle universali eterne verità del cuore, ancora e sempre racchiuse nei sentimenti di fede e di onore, di pietà e di dovere, di sacrificio e di amore.
Domenico Campanacci
Ho voluto ricordarvi, in occasione delle festività natalizie, queste indimenticabili espressioni, capaci ancora oggi di infondere serenità e fiducia e di tracciare il cammino a chi, Giovane medico, sta vivendo l’attuale terribile prova pandemica.