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1° sette ore di Romagna. Faenza, 21 settembre 1980

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Giovanni Danieli

Nella gerarchia degli Allievi di Sante Tura nel Laboratorio di Ematologia della mitica Patologia medica campanacciana, da Lui costruito e diretto, nucleo originario di quell’istituzione internazionale che sarebbe diventato il Seràgnoli, Franco Sangiorgi fu il terzo ad entrare, il primo fu (1955) chi scrive, il secondo (1956) Guido Lucarelli e poi nel 1957 Franco.

Romagnolo di Faenza, fu l’ideatore degli incontri “Sette ore di Romagna”, un’iniziativa che ebbe immediato successo e che fu proseguita negli anni successivi da Rino Pignatari e Maria Luisa Ricci Bitti, che un giorno ce ne racconterà la storia.

Con gli indimenticabili Rino Pignatari ed Edoardo Spada, Franco costituiva un terzetto di showman che rallegrava le cene che si organizzavano intorno al Maestro con storielle talvolta in vernacolo e con delle barzellette che i “vecchi” ancora ricordano.

Nella lettera che nel marzo di quell’anno Franco mi scrisse presentò il suo programma, ma le cose non andarono proprio come pensava; l’adesione fu tale che il 21 settembre i dieci invitati divennero settanta e nel programma iniziale venne aggiunto il ricevimento del Sindaco in Municipio che culminò con la consegna al Maestro di una pergamena e di una preziosa ceramica. 

A pensarci bene nacque allora, ma i protagonisti non potevano saperlo, quel gruppo di Campanacciani di Romagna, nucleo amatissimo dal Maestro, centrale nella nostra Associazione, e che ora si raccontano nelle pagine di Medicina e Cultura.

FS
Franco Sangiorgi
mlrb
Maria Luisa Ricci Bitti
SP
Rino Pignatari

 

 

 

 

 

 

 

 

programma

 

lettera